21 Nov L’uomo secondo Nietzsche
Friedrich Nietzsche, una delle menti più brillanti e acute dell’intera storia della filosofia occidentale, nato nel 1844, fu un grande estimatore dei sofisti.
Fu proprio Nietzsche a rivalutare il loro pensiero e ad accreditarli ed elevarli al rango di veri e propri filosofi, dopo che per svariati secoli, sulla scia dei severi, radicali ed estremamente negativi giudizi emessi da Platone prima e Aristotele poi, furono considerati dei venditori di fumo, dei “ prostituti “ della filosofia , pronti a sostenere le loro fittizie e artificiose argomentazioni al solo fine di prevalere nelle discussioni, completamente noncuranti della veridicità o meno di suddetti ragionamenti.
Nietzsche, invece, apprezzò la loro sincerità, la volontà di accettare la realtà così come appariva ai loro occhi, senza la pretesa di voler trovare una giustificazione a ogni costo o delle leggi eternamente e universalmente valide.
La realtà infatti si mostra mutevole, varia, cangiante, ricca di sfaccettature; di conseguenza non è possibile scovare la Verità assoluta, suprema, ma si deve essere consapevoli della polivocità e della molteplicità delle verità, parziali e variegate come la realtà stessa.
Il relativismo etico e assiologico dei sofisti trova il corrispettivo nel prospettivismo nietzscheano, secondo cui esistono tante verità quante sono le prospettive esaminate e prese in considerazione.
Altro concetto chiave per approcciarsi alla filosofia nietzscheana è il nichilismo, che, in base alla sua etimologia latina (nihil), significa letteralmente il non credere più in nulla, in nessun valore, non avere più alcun punto di riferimento. In realtà Nietzsche è nichilista nel senso che non ha più alcuna fiducia nei valori imperanti e dominanti la sua epoca, in particolare i valori tipici della morale cristiana del tempo.
Egli però non si rassegna passivamente dinanzi alla situazione critica nella quale si trova a condurre la sua vita, ma, attivamente e con coraggio, tenta di riscrivere la propria storia e la storia di tutti, creando una nuova tavola di valori, o meglio ripristinando e rinverdendo quelli che, ai suoi occhi, sono i veri e autentici valori, carichi di significato e di vitalità: i valori della forza, dell’audacia, della temerarietà, dell’ardire, dell’ambizione.
Colui che riesce ad assumersi la responsabilità e a farsi carico di un compito così delicato e al tempo stesso gravoso può essere solamente un super-uomo, o meglio un oltre-uomo (übermensch): un uomo che ha trasceso la propria naturale condizione, capace di vedere oltre l’apparenza superficiale e ingannevole delle cose e capace di riscrivere e ristabilire l’ordine valoriale della realtà.
Oggi più che mai sarebbe necessario riscoprire l’uomo propugnato e promosso da Nietzsche, al fine di recuperare il rispetto nei confronti dell’altro, dell’ambiente, della natura, del pianeta nella sua interezza e complessità, valore fondante e fondamentale per la nostra civiltà andato ormai perduto. Rispetto, Cura, Tutela, Educazione, Amore e Rigenerazione sono i valori e le parole chiave da difendere e riproporre con forza per ripartire e rinascere tutti insieme.
Lorenzo Romagnoli (Dottore in Filosofia)
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