01 Set I Proverbi contadini (8): tra mito e saggezza popolare
Siamo giunti a settembre e, anche per i proverbi di questo mese di “passaggio”, è d’obbligo consultare la sapiente raccolta degli antichi proverbi marchigiani di Leandro Castellani (Aldo Martello Editore), datata 1973.
Settembre è un mese particolare, di transizione, che congiunge e connette l’estate con l’autunno.
I cittadini hanno terminato le ferie, ricomincia la scuola e i colori, i sapori e gli odori estivi si defilano gradualmente per lasciare spazio alle tonalità e alle tipicità autunnali.
È ancora possibile degustare frutti estivi come il melone, le prugne e le pesche, ma fanno la loro comparsa anche le more, i mirtilli ed i lamponi, primizie d’autunno.
Ma quali i simboli settembrini per eccellenza?
L’uva e il fico, che ad agosto hanno visto la luce ed ora esplodono completamente in tutta la loro regalità e succulente dolcezza.
Settembre amico, te dona acciaccarelle e ‘l dolce fico. (Fabriano)
Settembre amico, ti dona mandorle e fichi.
Settembre cortese, pure li spì paga le spese.
Settembre cortese, anche i rovi pagano le spese facendo nascere le more.
Settembre, le fiche è fatte, l’uva se sta pe’ fà e se sparagna lo pà. (Fermo)
Settembre, i fichi sono maturi, l’uva quasi e si risparmia il pane.
Sarvia, majorana, trasomarino / se strapianda a settembre o ar suo vicino. (Macerata)
Salvia, maggiorana e rosmarino si trapiantano a settembre o a ottobre.
La luna sittimbrina / lu diàulu se la strascina. (Macerata)
La luna settembrina il diavolo se la porta via.
San Mattè, la palomma sta in pé. (Macerata)
San Matteo, arriva la colomba.
De San Mattè / metti lu virru fra le bebbè. (Fermo)
Di S. Matteo (21 settembre) metti il montone fra le pecore per la monta.
Se piôe li quattro de settembre / piôe fino a tuttu dicembre. (Macerata)
Se piove il quattro di settembre piove sino a tutto dicembre.
Aspettando ottobre…
Lorenzo Romagnoli (Dottore in Filosofia)
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