Poesie da Oscar (1)

Ricordo un viaggio a Roma, tanti anni fa, con Oscar Sartarelli.

Ero in “missione” per conto di Bruno Garbini e, a bordo della mia Renault 4, con un po’ di timore reverenziale poiché ero poco più che un ragazzo, mi accompagnò in auto il navigato giornalista che mi svelò qualche segreto e mi impartì qualche lezione.

Adesso, dopo parecchie primavere, scrivo anche io sul blog di ARCA e dunque, evidentemente, il destino ha fatto il suo corso.

Oggi ritrovo Oscar poeta e romanziere ed è con grande piacere e affetto che pubblico qui alcune delle sue belle poesie.

La terra scolora (Apocalypse now)

“Voce alla natura amica tesse odi
il pennello tinge fragranti tele
ma tu uomo impazzito tutto corrodi
ciò che tocchi da miele si fa fiele.

E d’improvviso la terra scolora
la luna vergognosa si fa rossa
il verde veleno nell’aria affiora
diffondendo un acre profumo d’ossa.

Tra secchi cespugli sol fiori grigi
solo erba violacea sui prati giace
e cieli impiccati sui monti bigi
e venti caldi che non danno pace.

Il sole s’è spento e più non avvampa
il gelo scende su infecondi fiumi
mentre sterile il cielo cupo lampa
e l’ozono sciamanna i suoi profumi.

Attonita è la terra e chi la visse
speranza prende l’odor di merda
io dico, lui dice e pur ella disse
l’amor svanisca e nella fossa sperda.

Virgilio si rivolta senza pace
il giardino dell’anima non ha ore
il pennello secca e la voce tace
e Gea infine veramente muore.”

Oscar Sartarelli

Da “Armonie e Dissonanze” LE MEZZELANE CASA EDITRICE

 

Papaveri e grano

“Il grano imbiondisce, rubando l’oro
della terra e, fiammeggiando, arrossano
i papaveri. Le rondini in coro
garriscono e il loro volo abbassano

a predare il moscerino e a spaurare
la cicala che gaia alla vita canta.
Oh quant’è dolce e felice l’amare
tanta bellezza che il domani incanta!

Ma la gramigna le radici infesta,
tenta la rovina e a volger a morte
le speranze che s’ancorano, forte.
L’oro del grano e il rosso, ancor fan festa!”

Oscar Sartarelli

 

Tempo sospeso

“E ancora il nostro tempo si sospende:
in pausa affannosa male respira
mentre la vita sul crinale pende
e per il passato il cor più sospira.

In un bel sorso di buon vino, ingoi
l’amata terra odorosa dei tuoi avi,
e nel pensare gioisci e più t’annoi…
a quando piccino e festoso andavi

tra i grappoli dal bel dorato manto,
spalmando i cari volti della vita
sul tempo amaro, ché appar sia finita,
per far tornar dell’usignolo il canto

e il sentir l’Esino borbottar rosso
quando il sol tremante vi si specchia:
e torna melodioso il pettirosso;
e tutto si ferma; e più s’invecchia!”

Oscar Sartarelli

 

Ciao Oscar!

Massimiliano Montesi



Massimiliano Montesi
massimilianomontesi@yahoo.it
No Comments

Post A Comment

Top