Avvicendamento o rotazione colturale

Dopo aver sinteticamente riepilogato le pratiche previste dall’agricoltura bio-conservativa rigenerativa promossa e sviluppata da Arca Benefit e dopo aver brevemente illustrato le peculiarità dello strigliatore pesante, la prima macchina innovativa realizzata in collaborazione con la ditta costruttrice Angeloni Srl, oggi ci soffermiamo ed approfondiamo nel dettaglio una tecnica specifica, ossia l’avvicendamento colturale.

Innanzitutto, che cosa si intende con questo termine?

L’avvicendamento o rotazione colturale è una tecnica agronomica che prevede l’alternanza, sullo stesso appezzamento di terreno, di diverse specie agrarie (ad es. frumento, girasole, trifoglio, colza, mais, soia, ecc.) con l’obiettivo di riequilibrare le proprietà biologiche, chimiche e fisiche del suolo coltivato.

Nello specifico, si distinguono due tipologie:

  • Avvicendamento a ciclo chiuso (meglio noto come “rotazione colturale”): la successione delle colture segue uno schema rigido predefinito, dove la coltura iniziale (cioè quella che ha aperto la rotazione) ritorna dopo un certo numero di anni (3, 5 o più) sullo stesso appezzamento.
  • Avvicendamento libero: la successione delle colture, pur rispettando i principi di base dell’avvicendamento, non segue un piano prestabilito, ma viene decisa annualmente in funzione delle esigenze dell’azienda stessa o in base alle richieste di mercato.

All’interno di questa pratica agronomica le colture si suddividono a loro volta in tre gruppi principali:

  • Colture da rinnovo: richiedono cure colturali particolari (ottima preparazione del terreno ed equilibrate concimazioni organiche) che a fine ciclo incidono positivamente sulla struttura del terreno (ad es. mais, barbabietola da zucchero, patata, pomodoro, girasole, ecc.).
  • Colture miglioratrici: aumentano la fertilità del terreno, arricchendolo di elementi nutritivi (principalmente le leguminose, quali ad esempio l’erba medica o il trifoglio, che sono in grado di fissare l’azoto atmosferico).
  • Colture depauperanti: sfruttano gli elementi nutritivi presenti nel terreno e lo impoveriscono (ad es. frumento, avena, orzo, segale, riso, mais, sorgo e generalmente tutti i cereali da granella).

Un adeguato avvicendamento o rotazione colturale è estremamente importante in quanto apporta all’azienda agricola che lo applica correttamente molti vantaggi sia di natura agronomica che di carattere economico-gestionale.

Quali, nello specifico?

  • Vantaggi agronomici: miglioramento della struttura del suolo e della sua funzionalità, incremento dei microrganismi edafici, arricchimento in termini di elementi nutritivi, controllo delle avversità patogene e gestione delle erbe infestanti.
  • Vantaggi economici: riduzione del rischio economico sulle colture dovuto a crolli di produzione o di prezzo di un determinato prodotto e distribuzione in maniera più regolare dell’impiego delle macchine e della manodopera nel tempo.

Gli avvicendamenti/rotazioni colturali adottati nelle nostre aree collinari si aprono generalmente con una coltura da rinnovo che ha come scopo quello di conferire al suolo una determinata stabilità fisica, chimica e biologica.

Nello schema classico di avvicendamento/rotazione colturale le piante si succedono come segue:

Coltura da Rinnovo (Girasole) – Coltura Miglioratrice (Trifoglio) – Coltura Depauperante (Frumento)

Il modello di agricoltura proposto da Arca Benefit, contenuto all’interno del Regenerative Soil System (RSS), va oltre il semplice avvicendamento minimo triennale, obbligatorio per chi pratica Agricoltura Biologica. Infatti, prevede l’adozione di un avvicendamento continuo pluriennale, a volte decennale, dove i cereali (ad es. mais, frumento e sorgo) e le leguminose annuali (ad es. favino, pisello e soia) vengono alternati con le foraggere poliennali (ad es. erba medica e trifoglio violetto).

Questa complessa successione colturale mira, attraverso le proprietà di ciascuna coltura, ad apportare maggiori benefici al suolo al fine della sua rigenerazione, obiettivo primario delle pratiche agricole previste da Arca Benefit.

Tanto che, oltre ad alternare le colture principali da reddito, il Regenerative Soil System prevede anche l’inserimento, tra le stesse, di colture intercalari non destinate alla raccolta denominate “Cover Crops”, le quali hanno prettamente il compito di incrementare ulteriormente tutti i benefici agronomici derivanti dalla pratica dell’avvicendamento o rotazione colturale.

La scelta delle specie da utilizzare come Cover Crops segue gli stessi principi di base dell’avvicendamento colturale. Infatti, per avere un buon successo del loro utilizzo, si deve attentamente tener conto del ciclo di sviluppo della coltura precedente e delle esigenze di crescita della successiva coltura da reddito.

Un esempio di rotazione colturale pluriennale praticata da Arca Benefit è il seguente:

Erba medica – Erba medica – Erba medica – Erba medica – Frumento – Cover Crop (Mix di Senape e Veccia) – Girasole – Cover Crop (Grano saraceno) – Favino consociato con Frumento – Cover Crop (Mix di Trifoglio, Pisello e Rafano) – Sorgo

In questo caso si comprende appieno il tentativo da parte di Arca Benefit di conciliare tradizione ed innovazione: l’inserimento delle Cover Crops nelle rotazioni colturali apporta una significativa benefica novità agronomica ad una pratica atavica ed imprescindibile della nostra storia rurale, effettuata da sempre al fine di garantire raccolti sani e rigenerativi del suolo e dell’ambiente.

Simone Tiberi (Dottore Agronomo)



Simone Tiberi
s.tiberi@arca.bio
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