I benefici di una buona masticazione

Quante volte, da bambini, ci siamo sentiti dire di masticare bene il cibo prima di ingoiarlo!
Vi siete mai chiesti perché sia così importante seguire questo consiglio?

Inghiottire cibo non masticato bene implica un lavoro maggiore per lo stomaco, comportando una digestione più impegnativa e a lungo andare anche problemi di acidità gastrica.
Inoltre la prima digestione avviene in bocca: la saliva, infatti, contiene la ptialina, un enzima digestivo che permette di scindere gli amidi (carboidrati complessi) in unità più semplici, che verranno poi elaborate e assorbite a livello intestinale.

Oltre a questo beneficio, che quasi tutti noi conosciamo, una buona masticazione presenta anche un ulteriore vantaggio, tra l’altro molto prezioso per coloro che seguono una determinata dieta.
Masticare bene e soprattutto lentamente ci fa sentire sazi prima: è stato dimostrato che una masticazione lenta permette di rilasciare le cosiddette sostanze anoressigeniche (ossia anti-fame) più velocemente rispetto a una masticazione rapida (Kokkinos A. et al., Eating slowly increases the postprandial response of the anorexigenic gut hormones, peptide YY and glucagon-like peptide-1, 2010). Tali sostanze sono peptidi, cioè unità di amminoacidi, secreti dal tratto gastrointestinale e sono coinvolte nei meccanismi che riducono l’appetito. È per questo motivo che chi mangia più lentamente mangia anche meno, in quanto si sazia con quantità di cibo inferiori rispetto a chi mangia di più.

La velocità con cui si mastica incide anche sulla percezione del sapore: facendolo lentamente, si possono apprezzare anche preparazioni meno ricche di sale e aromi, che spesso sono poco salutari.

La masticazione è connessa anche alle funzioni cognitive, in particolar modo negli anziani. E’ stato infatti provato (Kubo KY et al., Masticatory function and cognitive function, 2010 ) che una dieta liquida causa deficit di memoria e di apprendimento, probabilmente dovuti a modificazioni patologiche nell’ippocampo, ossia quella parte del nostro cervello deputata alla memoria a lungo termine. Al contrario, un’alimentazione ricca di cibi che vanno ben triturati e masticati rappresenta un valido sostegno per l’ippocampo.

La correlazione tra masticazione e funzioni cognitive interessa anche i bambini. Per tale motivo, appena la loro dentizione lo permetterà, dovremo cercare di introdurre nei pasti alimenti che necessitano di essere ben masticati prima di poter essere inghiottiti. In questo modo apportiamo dei benefici al bambino che riguardano vari aspetti:

  • rafforziamo le sue capacità cognitive e di memoria;
  • gli permettiamo di regolare al meglio gli stimoli di fame e sazietà;
  • gli forniamo cibi ricchi di nutrienti.

Infatti, gli alimenti ai quali dover dedicare più tempo per la masticazione sono anche quelli più ricchi di vitamine, minerali, proteine e fibra.

Non a caso, possiamo constatare che il junk-food, ovvero il cibo spazzatura, viene inghiottito in pochissimo tempo: merendine sempre più morbide, bibite super zuccherate, gelati sofficissimi… Non solo è cibo anti-nutriente, ma potrebbe anche danneggiare chi lo mangia frequentemente in modo apparentemente non evidente: il “cibo soffice”, infatti, determina progressivamente una minor stimolazione dei centri nervosi fondamentali per la memoria e le funzioni cognitive.

Prendiamoci perciò il tempo necessario per consumare un pasto salutare, contenente alimenti croccanti e ricchi di fibre: faremo del bene al nostro corpo e alla nostra mente!

Dott.ssa Laura Campagnoli (Biologa nutrizionista)



Laura Campagnoli
laura.campagnoli91@gmail.com
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