I Proverbi contadini (3): tra mito e saggezza popolare

Aprile, il mese della pioggia. Almeno auspicata.

Sembra essere il tema ricorrente, alla scoperta dei proverbi agricoli marchigiani.

La fonte è sempre la stessa: la raccolta di Leandro Castellani datata 1973. Aldo Martello l’editore.

In aprile arrivano anche le rondini, sempre meno purtroppo, sempre più deboli.

Con il loro garrire ci tengono compagnia durante i tramonti d’estate e con le loro abili evoluzioni dipingono il cielo. Lo fanno per mangiare, non per divertimento. Come quasi sempre in Natura.

Esse fungono anche da sentinelle ambientali, e qui son dolori. In un articolo del nostro blog, per così dire leggero, non andiamo oltre. Ne riparleremo.

Adesso pensiamo solo, checché se ne dica, che una rondine fa primavera, almeno nei nostri cuori.

Aprile ne ha trenta e si piovesse trentuno non faria male a nisciuno. (Ancona)

Aprile ha trenta giorni, ma se piovesse un giorno in più non farebbe male a nessuno.

Si la vecchia no’ la sbaa, poco fieno e meno fava. (Macerata)

Se alla vecchia (periodo della mezza quaresima che cade nei giorni 2, 3 e 4 aprile) non piove, ci sarà poco fieno e poca fava.

El prim tòn d’april, sveia la lumaca e ‘l ghir. (Fano)

Il primo temporale di aprile riattiva la lumaca e il ghiro.

Aprì, ‘na goccia a lu dì. (Macerata)

In aprile dovrebbe dovrebbe esserci una goccia di pioggia ogni giorno.

Chi monna d’aprì, se cquista lo pà e lo vì; chi monna de magghju, più la perdita che lu guadagnu. (Macerata)

Chi sarchia e pota in aprile acquista pane e vino, a mondare di maggio è più la perdita che il guadagno.

Chi pon i i chèvi d’april, tut l’an s’ ‘n rid. (Fossombrone)

Chi pianta i cavoli in aprile sta bene tutto l’anno.

Si pioe u dì de San Marco (25 aprile), tutti i baci va in macciaccu. (Cupramontana)

Se piove nel giorno di San Marco, i bachi da seta vanno in malora.

Quart aprilant, quaranta dì durant. (Urbino)

Il tempo che fa il quattro di aprile dura quaranta giorni.

Se piove de Sammarcu, perde la rincia ma rrempi lu saccu. (Fermo)

Se il giorno di San Marco (25 aprile) piove, la scrofa non avrà le ghiande da mangiare, ma riempirai il sacco con il grano.

Aprile, lo bello tesse, lo dorge durmire. (Macerata)

Aprile, è bello tessere come dormire.

Lu primo d’aprì, se minchiona lu vicì. (Fermo)

Il primo di aprile si prende in giro il vicino.

Ci vediamo a maggio!

Massimiliano Montesi



Massimiliano Montesi
massimilianomontesi@yahoo.it
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