09 Mar Spigolature marchigiane (11)
La roccia architetto…
al Museo geoterritoriale di Cantiano, l’evoluzione del pianeta terra visto dall’area stratigrafica dell’Appennino umbro marchigiano.
Da vicino, l’impatto della roccia sull’ambiente dell’uomo.
Massimiliano Montesi
Museo Accademia a Treia
Il Museo dell’Accademia Georgica.
Tutto il patrimonio librario del Comune con importanti documenti sin dal 1200.
1196 pergamene e 15.000 volumi in Biblioteca.
Il nome deriva dal fatto che dal ‘700 l’Accademia culturale diventò Centro di Studi Agrari con i contributi dei massimi esponenti dell’epoca.
Massimiliano Montesi
Dino Garrone…
poeta e scrittore del ‘900, nacque a Novara e morì 27 anni dopo, giovanissimo, a Parigi, nel 1931.
Ma egli visse molto anche nelle Marche, a Pesaro.
Dino Garrone fu un esponente di quel fascismo puro e romantico, autentico e “di sinistra”, in quanto popolare. Una figura affascinante, un lampo di vita quasi eroico.
Egli si legò profondamente alla nostra regione, alla gente, alla terra e al mare, tanto che le dichiarò amore eterno in una lettera all’amico Luigi Bartolini ove trapela la stanchezza del rapporto con la sua città natale, ormai quasi tradita:
“…Ora io non amo che le Marche: quella campagna che si vede dalla terrazza di Osimo, il mare, le nostre strade belle, fanno parte della mia anima. Non ò perduto nel baratto!…”
(Dino Garrone da “Terra di Marche”)
Ma la famiglia Garrone è nota anche perché ha fondato la ERG (Edoardo Raffineria Garrone), colosso petrolifero dei nostri tempi.
Massimiliano Montesi
La lonzetta di fico
Dolce “povero”, ma ricco, tipico delle Marche.
Negli ultimi tempi è stata scoperta dai gourmet che la apprezzano magari con i formaggi o anche da sola, visto il suo gusto gratificante e digestivo grazie al sapiente aroma aniciato.
E’ un impasto di fichi, noci (ma anche mandorle e nocciole), semi di anice, mistrà (ma anche rhum).
Un tempo permetteva di conservare il sapore della tarda estate quando i fichi verdacchi (i più zuccherini) erano pronti.
Le ricette sono tante…tutte segrete.
La sua forma di salamino con l’involucro della stessa foglia di fico legata con un sottile filo di lana è inconfondibile e crea un bell’effetto scenografico.
Non si fa più la lonzetta di fico, nelle case di campagna, ma alcune piccolissime aziende hanno raccolto il testimone.
Massimiliano Montesi
Gli oggetti sacri scomparsi ad Ancona
In prossimità dell’Arco di Traiano c’era una barriera doganale daziaria papale disposta in un contesto di tempio colonnato.
Il complesso era dedicato al cosiddetto Santo Nero, San Francesco Di Paola, detto Nero poiché la Sua statua era ricoperta di pece.
Durante i lavori di risistemazione del porto…. le colonne furono trasportate nei pressi dell’attuale Ristorante Passetto ove furono utilizzate come “panchine” per i passanti.
Quando poi il Passetto fu oggetto di lavori, così come oggi lo vediamo, le colonne furono interrate e presumibilmente si trovano ancora lì.
Roberto Monaldi fece un disegno dell’opera oggi perduta che campeggia attualmente presso l’ufficio dello staff del Sindaco presso il Comune di Ancona.
Massimiliano Montesi (fonte: Terenzio Montesi)
La battistangola…
era uno strumento che serviva a fare rumore per richiamare i fedeli alle funzioni della Settimana Santa, quando le campane erano “legate” in segno di rispetto per la morte di Gesù.
Massimiliano Montesi
Signori si parte
Da non perdere la collezione rara di carrozze d’epoca, all’interno del palazzo storico, sede del Museo Civico e della Pinacoteca comunale a Macerata.
Massimiliano Montesi
L’arte della stampa a Jesi
Strumenti per la stampa, libri antichi (e moderni) per comprendere l’excursus tecnico e storico della stampa.
Il Museo è a Palazzo Pianetti Vecchio.
Massimiliano Montesi
Arte in farmacia
A Fabriano c’è l’antica lignea Farmacia Mazzolini, decorata dal grande Adolfo Ricci, nato nel 1834. La storia iconografica di 25 grandi padri della chimica, della fisica e della medicina evoca le loro scoperte, patrimonio dell’umanità.
Massimiliano Montesi
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