21 Gen Spigolature marchigiane (8)
Dante Alighieri
Nell’ottobre del 1301 Carlo di Valois e Corso Donati decisero l’esilio di Dante da Firenze (il sommo Poeta lo cita indirettamente e malamente nel suo “Inferno”), nella cornice del Castello della Pieve a Mercatello sul Metauro. Di questo Castello, che da fortezza medievale divenne centro residenziale di una comunità contadina, esiste una bella relazione di Paolo Cincilla del 1983 che ne tratteggia storia e architettura.
Massimiliano Montesi (fonte: Terenzio Montesi)
Wolfgang Amadeus Mozart…
in visita a Loreto trovò ispirazione per la composizione delle Litanie Lauretane.
Poi comprò delle candele dipinte da regalare a sua madre.
Massimiliano Montesi (fonte: Terenzio Montesi)
Una croce templare…
nella chiesetta di San Ansovino in Avacelli (tra Arcevia e Serra San Quirico), è tra le poche cose intatte rimaste, oltre all’innegabile fascino, purtroppo. Riportiamo il cartello affisso a suo tempo dal parroco: … Chiesa romanica del Sec. XI….dopo i riferimenti telefonici di una eventuale prenotazione per visita leggiamo: “si fa invece cortesemente presente ai signori ladri che in questa chiesa è stato tolto tutto ciò che è asportabile e di loro gradimento: vorremmo evitare loro la fatica di forzare la porta o altro. Grazie”.
Massimiliano Montesi
All’interno del Duomo di Osimo…
svetta una bandiera turca. Ciò ha origine dalla conquista del vessillo durante una battaglia navale svoltasi intorno al 1500 all’epoca dei corsari barbareschi. La leggenda tende ad abbinare il fatto addirittura alla famosa battaglia di Lepanto, una di quelle che in caso di risultato diverso avrebbe condizionato il futuro del mondo.
Massimiliano Montesi (fonte Terenzio Montesi)
I Baldantoni…
famiglia anconitana di inventori ed industriali, solevano imprimere il loro marchio di fabbrica “Baldantoni Ancona” su tutti gli strumenti costruiti. Essi operarono con grande successo dagli inizi del ‘700 sino al primo ‘900, furono fornitori ufficiali dello Stato Pontificio, vincitori di premi e partecipanti a varie esposizioni nazionali.
La loro poliedrica attività copriva vari manufatti meccanici, dai componenti per mortai e cannoni, a più tipi di strumenti musicali (ne hanno firmati 209) e scientifici ottici (telescopi, microscopi e cannocchiali) di cui fabbricavano persino le lenti. E poi bussole, camere lucide, lampade a idrogeno, calcolatori goniometrici. Oggi si direbbe un polo tecnologico di straordinaria vivacità. L’importanza dell’opera dei Baldantoni è quasi sconosciuta alla storia ufficiale delle scienze ottiche cui diedero un contributo fondamentale. Sconosciuti, tristemente, anche ai moderni concittadini.
Massimiliano Montesi (fonte: pubblicazione “Strumenti scientifici ed ottici dei Baldantoni di Ancona”)
I cannoni dei Papi
Ancona ed i suoi forti (come Altavilla e Cittadella) erano presidiati dai cannoni papali a difesa della città. Quando nel 1861, con la battaglia di Castelfidardo, cadde il governo del Papa nelle Marche, tranne pochi esemplari essi furono utilizzati come bitte per l’attracco delle navi. Cementati nelle banchine, essi da strumenti di difesa divennero così oggetti di uso quotidiano.
Massimiliano Montesi (fonte: Terenzio Montesi)
Il mappamondo di Fermo
A Fermo, nel percorso museale della Pinacoteca Comunale è compresa la Sala del Mappamondo. In essa, oltre ai sedicimila volumi in prevalenza del XVI secolo, c’è lo stupendo Mappamondo del 1713 realizzato dal cartografo Silvestro Amanzio Moroncelli.
Massimiliano Montesi
Le conchiglie di Cupramarittima
Qui, il Museo Malacologico Piceno ospita uno dei punti di vendita di conchiglie più importanti del mondo. L’esposizione è tra le più complete e numericamente significative del pianeta.
Massimiliano Montesi
Il primo marchigiano è di Genga
Nel museo speleo paleontologico e archeologico di Genga c’è il più antico teschio umano trovato in regione. C’è anche il raro ittiosauro insieme all’orso bruno e a tanti fossili.
Archeologia, geologia e speleologia della montagna.
Massimiliano Montesi
No Comments